Il Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari lancia, questo mercoledì 10 novembre, una campagna di sensibilizzazione "Peste suina africana: agire per prevenire" verso allevatori, cacciatori e viaggiatori, tutto ciò ha un ruolo chiave da svolgere nella prevenzione delle malattie. I mezzi di comunicazione invitano queste tre principali categorie di attori a rispettare tutte le misure precauzionali nelle loro attività quotidiane per non introdurre o veicolare il virus in Francia.
La Francia è indenne dalla peste suina africana (PSA), ma le dinamiche di movimento del virus in Europa rappresentano una minaccia permanente per le popolazioni di cinghiali e suini in Francia.
La malattia è presente nella fauna selvatica dell'Europa orientale dal 2014 e viene regolarmente rilevata negli allevamenti di suini. La PSA ha raggiunto la fauna selvatica in Belgio nel 2018, vicino al confine con la Francia. Il Belgio ha riacquistato il suo status di indenne nel novembre 2020. Ora è la Germania, dove la malattia è stata identificata nei cinghiali dell'est nel settembre 2020, a destare la vigilanza. Tre focolai negli allevamenti di suini sono stati infatti rilevati a metà luglio 2021 vicino al confine polacco.
Infine, la preoccupazione arriva anche, da fine luglio 2021, dai Caraibi con l'individuazione di diversi focolai nella Repubblica Dominicana, che ha molte allevamenti familiari e per la vicinanza geografica delle comunità e dei dipartimenti/regioni francesi d'oltremare e dei collegamenti aerei e marittimi esistenti tra questi territori.
Mantenere la Francia indenne dalla malattia è fondamentale: la comparsa del virus in Francia comporterebbe la chiusura totale o parziale dei mercati di esportazione dei suini o dei prodotti suini francesi...
Martedì 9 novembre 2021/ Ministère de l'Agriculture et de l'Alimentation/ Francia.
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