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Durante le deliberazioni, il Ministero Federale dell'Alimentazione e dell'Agricoltura (BMEL) è riuscito a far inserire nella legge importanti emendamenti a favore delle attività agricolo-zootecniche. Queste proposte sono arrivate anche dalle associazioni nell'ambito dell'attuale iniziativa della BMEL per ridurre la burocrazia.
Innanzitutto, aumenta da sette a dieci anni il termine per la riconversione degli edifici agricoli ubicati in aree esterne. Molte aziende agricole sono rimaste con edifici vuoti dove un tempo venivano allevati vacche o suini, e gli agricoltori devono decidere il futuro di queste strutture. In pratica, si è constatato che questi edifici non potevano essere riutilizzati a causa della scadenza del termine, sebbene la loro condizione consenta un nuovo utilizzo con investimenti relativamente bassi. D’ora in poi gli agricoltori-allevatori avranno più tempo per pianificare la riconversione delle loro vecchie stalle o fienili. Ciò andrà a beneficio anche delle aziende agricole ancora attive che, a causa della trasformazione del loro modo di produzione o della loro struttura, dispongono di edifici inizialmente inutilizzati costruiti in una zona esterna soggetta al "privilegio agricolo". Ciò tiene conto dell’evoluzione strutturale dell’agricoltura.
Verrà inoltre agevolato l'ampliamento degli edifici residenziali nelle aziende agricole. L’obiettivo è soddisfare le esigenze abitative di più generazioni che vivono nella stessa azienda agricola. A causa dell’aumento dell’aspettativa di vita, è normale che più di due generazioni vivano nella stessa fattoria.
Sarà quindi ora possibile non solo ampliare gli edifici residenziali nella zona esterna, ma anche realizzare alloggi indipendenti nella dependance. Inoltre, in entrambi i casi, il numero delle unità abitative possibili sarà portato a quattro, purché utilizzate dagli attuali proprietari e dalle loro famiglie.
Giovedì 5 settembre 2024 / BMEL / Germania.
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