La produzione mondiale di carni suine si prevede in calo dell'1% per toccare i 109,3 milioni di tonnellate con un calo delle produzioni in Cina e nella UE non compensate dagli aumenti di Stati Uniti, Brasile e Russia. La produzione cinese continuerà a contrarsi a causa di una economia lenta ed il continuo impatto della legislazione ambientale. La produzione dell'UE diminuirà a causa dei bassi prezzi che portano alla riduzione dei capi. L'aumento delle esportazioni potenziato da una moneta debole e un migliore accesso ai mercati aumenterà la produzione brasiliana. La Russia continuerà la sua crescita moderata, ma a un ritmo più lento a causa dell'economia incerta e dalla concorrenza dei prezzi più bassi delle carni suine in tutto il mondo.
Le esportazioni degli attori più importanti dovrebbero aumentare del 6% a un record di 7,6 milioni di tonnellate. Un aumento dei beni esportabili dalla UE e gli USA metterà pressione al ribasso sui prezzi mondiali e stimolerà la domanda. Le spedizioni verso l'Asia, in particolare, dovrebbero essere fiorenti.
La produzione degli Stati Uniti è prevista in aumento del 2% a un record di 11,3 milioni di tonnellate nel contesto di una monderata ma costante crescita del settore. Le esportazioni dovrebbero aumentare di oltre il 5% per un totale di 2,4 milioni di tonnellate, spedizioni impattanti prezzi competitivi per la maggior parte dei mercati, in particolare Cina e Messico.
Avril 2016/ FAS-USDA/ Etats-Unis.
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