L'UE spende più di 4.000 milioni di euro in ricerca e innovazione verso una bioeconomia che sfrutta appieno le risorse biologiche rinnovabili. L'UE è la fonte del 18% delle esportazioni mondiali di cibo, ma nell'Unione europea e altrove, residui agricoli sono un problema per gli agricoltori e un costo per i contribuenti (tra € 55 e € 99 per tonnellata).
Convertire rifiuti agricoli in mangimi - la soluzione auspicata dal progetto di ricerca Noshan finanziato dalla UE - offrirebbe nuove opportunità per gli agricoltori, riducendo la dipendenza dell'Europa dai mangimi importati. Questo a sua volta potrebbe stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro "verdi" nella raccolta dei rifiuti, impianti di trasformazione e di produzione dei mangimi.
Il progetto si chiama Noshan e pensa ai rifiuti alimentari - soprattutto frutta, verdura e latticini - un basso costo, pur mantenendo un basso consumo energetico.
La squadra, composta da diversi centri di ricerca, università e aziende provenienti da sei paesi dell'UE, nonché la Turchia, hanno iniziato il loro lavoro nel 2012 per valutare il valore di diversi tipi di rifiuti e la creazione di un database di potenziali ingredienti per mangimi.
Noshan sta lavorando anche sugli ingredienti dei mangimi funzionali derivati da rifiuti alimentari con particolare riguardo a esigenze specifiche di animali, come migliorare la salute e prevenire le malattie. Ad esempio, i ricercatori stanno ora cercando fibre e peptidi funzionali che potrebbero essere utilizzati per l'alimentazione appropriata di suini e pollame.
Giovedì 16 Ottobre 2014/ CE/ Unione Europea. http://europa.eu/rapid/