L'uso generalizzato degli antibiotici minaccia la loro efficacia dato che aumenta la resistenza antimicrobica, secondo la Commissione dell'Ambiente e Salute Pubblica dell'Unione Europea.
In una risoluzione redatta da Anna Rosbach (ECR, DK), I Membri del Parlamento si impegnano a promuovere delle linee guida per l'uso prudente degli antimicrobici con l'obiettivo di ridurre l'uso non essenziale e non appropriato degli antibiotici in medicina umana e veterinaria , allevamenti, agricoltura, acquacoltura e ortocoltura.
La Commissione Parlamentare ha sottolineato la necessità di ridurre l'uso degli antimicrobici classificati come di particolare importanza da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Inoltre, si chiede alla Commissione che vengano presentate delle norme che limitino l'uso degli antimicrobici di terza e quarta generazione in medicina veterinaria.
L'informativa è stata approvata all'unanimità e verrà sottoposta a votazione in sessione plenaria a Strasburgo in dicembre.
L'uso degli antimicrobici nella produzione animale
Secondo gli Eurodeputati la zootecnia e l'acquacoltura devono concentrarsi sulla prevenzione delle malattie più che sull'uso profilattico degli antimicrobici.
Viene segnalato inoltre che le disposizioni relative al benessere degli animali devono essere revisionate per migliorare la salute degli animali e la conseguente riduzione dell'uso dei farmaci veterinari. La commissione Europea invita a rivalutare le proprie disposizioni sulla densità massima di animalli per allevamento.
La legislazione sui farmaci veterinari deve essere rivista al fine di limitare il diritto di prescrivere antimicrobici a veterinari professionalmente qualificati e separare il diritto di prescrivere al diritto di vendere antimicrobici col fine di eliminare qualsivoglia incentivo economico per la prescrizione.
Martedì 6 novembre 2012/ Parlamento Europeo/ Unione Europea. http://www.europarl.europa.eu