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La capacità della UE contro le minacce per la salute proveniente da oltre confine, come il caso di E. coli del 2011, dovrebbe migliorare dopo il progetto di legge modificato dalla Commissione di Salute Pubblica mercoledì scorso 10 ottobre. Gli eurodeputati hanno supportato i progetti dei sistemi di allerta immediati su scala europea per tutti i tipi di minaccia ed è stata incorporata una disposizione che permetta agli Stati Membri di riunirsi per acquistare vaccini.
La proposta della Commissione Europea pretende di aver appreso le lezioni avute nelle recenti crisi, come il caso del E. coli nel 2011, la nube di cenere vulcanica nel 2010, o la pandemia dell'influenza H1N1 nel 2009.
La struttura europea esistente, il sistema di allerta e le risposte immediate per le malattie trasmissibili creata nel 1998 (SAPR), potrebbe rafforzarsi ed ampliarsi su tutte le minacce per la salute che potrebbero provenire da oltre confine, per permettere un coordinamento ed una risposta efficace in tutta la UE. Gli eurodeputati hanno pure incluso le infezioni zoonotiche ed umane.
Il testo introduce anche la possibiltà di riconoscere una "emergenza sanitaria" europea con il fine di accelerare la somministrazione dei medicinali necessari per lottare contro la crisi. In conformità con la legislazione in vigore, la UE deve aspettare che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiari una emergenza internazionale in tutti i continenti.
La nuova legge permetterà agli Stati Membri di acquistare i medicinali in forma congiunta e l'accesso ai vaccini sarà più equo dato che si potranno acquistare al miglior prezzo.
Mercoledì 10 ottobre 2012/ Parlamento Europeo/ Unione Europea. http://www.europarl.europa.eu/
