Prima della chiusura delle frontiere della Russia ai suini vivi e le carni di suini provenienti dalla UE, il Commissario Europeo della Sanità, Tonio Borg, ha confermato venerdì scorso la comparsa di 2 casi di peste suina africana in cinghiali in Lituania. Immediatamente sono state adottate le procedure vigenti della UE per questi casi.
Da lunedì 28 gennaio esperti comunitari, esperti russi e bielorussie ed esperti dell'OMS animale sono al lavoro per stabilire da dove proviene il virus: pare che il virus lituano provenga da zone extra europeee in cui non si riesce a contenerlo.
Allo stesso tempo, la Commissione è rimasta in contatto permanente con le autorità russe negli ultimi giorni per sollecitare la "regionalizzazione" della malattia in conformità con le norme OMC/MSF ed i principi dell'OMS animale. La Commissione ha proposto di escludere provvisoriamente le zone infette della UE dalla certificazione per l'export di suini vivi e carni di suino per la Russia: la Russia non ha accettato.
Borg lamenta che il blocco esteso a tutta la UE con stati che sono indenni è estremamente restrittiva ed ingiusta e sproporzionata.
A breve un altro incontro per tentare di risolvere questo problema.
Venerdì 31 gennaio 2014/ CE/ Unione Europea. http://europa.eu/