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EMA(European Medicines Agency) pretende verifiche sulla colistina ed altri antibiotici

L' Agenzia, nella sua consulenza, riconosce che ci sono poche informazioni sull'argomento e si deve sviluppare una ricerca e una sorveglianza più approfondita sulla colistina.

6 Settembre 2013
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La Commissione Europea ha sollevato una serie di quesiti all'EMA (European Medicines Agency) sull'impiego di antibiotici negli animali.
Nel suo primo parere, l'EMA (European Medicines Agency) dà indicazioni sull'impatto di colistina e tigeciclina negli animali, antibiotici considerati trattamenti salvavita per pazienti affetti da diversi tipi di infezioni causati da batteri resistenti a molti farmaci in umana.

Continuare l'uso responsabile di colistina per il trattamento di malattie degli animali - La colistina è impiegata nella medicina veterinaria da oltre 50 anni. Non vi è evidenza disponibile sul trasferimento di resistenze alla colistina dagli animali all'uomo; tuttavia, l' Agenzia, nella sua consulenza, riconosce che ci sono poche informazioni sull'argomento e si deve sviluppare una ricerca e una sorveglianza più approfondita.La consulenza raccomanda il mantenimento dell'uso della colistina nella medicina veterinaria ma limitandone l'uso al trattamento degli animali infetti e di quelli in contatto con loro, e di eliminare tutte le indicazioni all'uso preventivo o profilattico.
La consulenza inoltre raccomanda di rinforzare il sistema di sorveglianza delle resistenze alla colistina per aumentare la probabilità di una precoce individuazione di ogni aumento delle resistenze.

Nessuna necessità riconosciuta per autorizzare l'uso della tigeciclina negli animali- La tigeciclina, un antibiotico appartenente alla classe delle glicilglicine, non è attualmente approvato per l'utilizzo negli animali. L'Agenzia ritiene che attualmente non vi è alcuna necessità di autorizzare l'uso della tigeciclina negli animali. Se nel futuro si dovesse verificare la necessità di autorizzare medicinali a base di tigeciclina in campo veterinario, le autorizzazioni dovranno essere considerate solo sulla base di una valutazione positiva del rapporto beneficio-rischio che tenga in considerazione il rischio di trasferimento di resistenza nell'uomo.
Tuttavia, sulla base della situazione attuale, è improbabile che possa essere rilasciata una autorizzazione al commercio alla luce della necessità di questo antibiotico nell'uomo.

Martedì, 30 luglio 2013/Europa.http://www.ema.europa.eu

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