L'indice dei prezzi della carne della FAO era in media di 162,5 punti in marzo, con un aumento marginale (0,6 punti o 0,4%) rispetto al valore rivisto in febbraio, riflettendo mantenuto il trend di moderata volatilità dei prezzi osservata diversi mesi fa.
A marzo, i prezzi delle carni suine, bovine e avicole sono stati sostenuti in una certa misura dall'improvviso aumento della domanda di importazioni, soprattutto da parte della Cina, nonostante la maggiore disponibilità esportabile nei principali paesi fornitori.
D'altra parte, i prezzi della carne di pecora sono diminuiti per il terzo mese consecutivo a causa della costante abbondanza di disponibilità esportabili dall'Oceania.
Giovedì 4 aprile 2019/ FAO.
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