L'indice FAO per i prezzi degli alimenti è diminuito per la terza volta consecutiva nel mese di giugno, riducendosi del 1,8% rispetto a maggio e raggiungendo il livello più basso da settembre 2010.
L'indice è a 15,4% al di sotto del massimo storico, raggiunto a febbraio 2011. La media dei prezzi dei prodotti di base dell'indice si è posizionato sotto i livelli di maggio, con l'olio d'oliva ed i grassi con i cali più importanti.
Le costanti incertezze economiche e le prospettive di offerta sufficienti di alimenti hanno mantenuto l'indice tendente al basso, nonostante le preocupazioni che la stagione secca faccia aumentare i prezzi di alcuni prodotti a fine mese.
I prezzi dei prodotti di base, sono tornati ad aumentare recentemente dovuto sopratutto alle condizioni meteorologiche avverse, il che potrebbe influenzare i prezzi degli alimenti a luglio.
La FAO ha anche ribassato le previsioni di produzione di cereali per il 2012 in oltre 23 milioni di tonnellate a partire da maggio, il che potrebbe dar luogo ad un minor approvvigionamento dei magazzini alla fine della stagione 2013.
La nuova previsione FAO di produzione di cereali per il 2012 si posiziona a 2.396 milioni di ton., il che sarebbe tuttavia un record, e rappresenta circa il 2% in più del record massimo precedente, raggiunto l'anno passato.
Secondo la valutazione della FAO, la situazione dell'offerta e domanda per il 2012/2013 si manterrà stabile grazie alle abbondanti riserve di riso, materia prima importante e grazie alle quantità sufficienti di frumento e cereali secondari.
Il mese di giugno è stato caratterizzato dalla volatilità dei prezzi dovuta alla stagione climatica negli USA. Le condizioni climatiche avverse stanno riducendo le previsioni per il mais.
Giovedì, 5 luglio 2012/ FAO. http://www.fao.org