La Regione Lombardia ha approvato il piano preventivo contro la peste suina africana. Il documento pubblicato è un risultato condiviso con il Tavolo regionale sulla suinicoltura e prevede disposizione sanitarie e di biosicurezza per gli allevamenti di suini, con misure atte a ridurre il rischio di introduzione della malattia.
Il piano regionale prevede che i suini devono essere allevati in modo tale da evitare qualsiasi contatto con i cinghiali selvatici, anche tramite la delimitazione dell'area di allevamento. Tutti gli allevamenti, compresi quelli a carattere familiare, dovranno fornire comunicazione immediata al Servizio Veterinario competente di ogni sospetto di peste suina, come la febbre con morbosità e mortalità in suini di ogni età o la febbre con sindrome emorragica, emorragie petecchiali ed ecchimosi.
I Dipartimenti Veterinari eseguiranno controlli ufficiali tesi alla verifica del rispetto delle norme di biosicurezza negli allevamenti, nei punti di disinfezione e negli impianti di macellazione. Si svolgeranno poi attività informative e formative rivolte agli operatori del settore suinicolo, con riguardo anche al settore della fauna selvatica e sarà effettuata una mappatura del territorio in base alla presenza stabile e numerica del cinghiale in rapporto anche agli insediamenti suinicoli.
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Sabato, 22 novembre 2018/Italia.http://www.regioni.it/