Questo nuovo piano mira a mantenere gli attuali livelli di esposizione degli animali da allevamento agli antibiotici e a ridurre del 15% l’esposizione di cani e gatti. Il piano promuove inoltre per la prima volta in modo più ampio l’uso razionale degli antimicrobici e degli antiparassitari.
Dal 2011, il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare è impegnato a ridurre l’uso degli antibiotici nella salute animale con la gestione dei piani Écoantibio 1 (2011-2017) ed Écoantibio 2 (2017-2022). Grazie al forte coinvolgimento delle parti interessate, sono stati ampiamente raggiunti gli obiettivi dei piani Écoantibio 1 e 2. Secondo i dati pubblicati dall'ANSES, tra il 2011 e il 2022, l'esposizione degli animali agli antibiotici in Francia è diminuita del 52% e l'esposizione degli animali ad alcuni antibiotici veterinari critici per la salute umana, come le cefalosporine di 3a e 4a generazione, sono diminuiti. di oltre il 90%.
Le 25 azioni del piano Écoantibio 3 sono organizzate in 5 assi:
- Prevenzione contro l’insorgenza e la diffusione della resistenza agli antimicrobici e agli antiparassitari negli animali da reddito e da compagnia;
- Formazione, sensibilizzazione e impegno nel campo della resistenza antimicrobica e antiparassitaria in sanità animale, in una dinamica “One Health”;
- Ricerca e monitoraggio della resistenza agli antimicrobici e agli antiparassitari in ambito sanitario animale;
- Mantenimento, miglioramento e sviluppo di un arsenale terapeutico favorevole all'uso appropriato degli antimicrobici e all'ottimizzazione delle pratiche di prescrizione nella salute animale;
- Lotta alla resistenza agli antimicrobici e agli antiparassitari nella sanità animale, dal livello territoriale a quello internazionale.
Sabato 18 novembre 2023/ Ministère de l’Agriculture et de la Souveraineté alimentaire/ Francia.
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