La conclusione di questi negoziati è un'importante pietra miliare per il lancio del più grande accordo commerciale bilaterale negoziato finora dall'Unione europea. L'accordo di partenariato economico aprirà enormi opportunità di mercato per entrambe le parti, rafforzerà la cooperazione tra l'Unione europea e il Giappone in alcune aree, riaffermerà il loro impegno comune per lo sviluppo sostenibile e, per la prima volta, includerà un impegno specifico per quanto riguarda l'"Accordo di Parigi sul Clima".
Nelle parole di Phil Hogan, Commissario per l'agricoltura e lo sviluppo rurale: "Questo accordo è l'accordo più importante e di vasta portata che l'UE abbia finora raggiunto nel commercio agroalimentare. Fornirà enormi opportunità di crescita per i nostri esportatori di prodotti agroalimentari in un mercato molto ampio, maturo e sofisticato. Abbiamo sviluppato con successo un modello di accordo di libero scambio che si adatta al nostro profilo di esportazione pur mantenendo un accordo reciprocamente vantaggioso con i nostri partner. Ciò dimostra che l'UE è un leader mondiale nel plasmare il commercio internazionale e le sue regole: un esempio concreto di come l'UE approfitta della globalizzazione a beneficio dei nostri cittadini. Le esportazioni di prodotti agroalimentari dell'UE creano posti di lavoro di qualità, la maggior parte nelle zone rurali ".
Le discussioni tecniche che hanno avuto luogo da luglio sono state volte a: stabilizzare gli impegni dell'UE e del Giappone in materia di tariffe e servizi; stabilire disposizioni finali per la protezione delle indicazioni geografiche dell'UE e del Giappone; finalizzare i capitoli sulle buone pratiche e la cooperazione normativa e la trasparenza, rafforzare l'impegno per l'accordo di Parigi nel capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile; oltre a compensare meno problemi in sospeso in varie parti dell'accordo.
Per quanto riguarda le esportazioni agricole dell'UE, l'accordo prevede in particolare:
- eliminerà i diritti di prelievo che si applicano a numerosi formaggi, come il Gouda ed il Cheddar (che attualmente sono del 29,8 %), e l'export dei vini (attualmente ad una media del 15 %);
- permetterà alla UE di incrementare sostanzialmente le proprie esportazione di carni bovine in Giappone e per quanto riguarda le carni di suino, esisterà un libero commercio di diritti per le carni trasformate e quasi libere di diritti per le carni fresche.
- verranno garantiti in Giappone più di 200 prodotti agricoli europei di alta qualità, le denominate indicazioni geografiche (IG), e verrà garantita la protezione di una selezione delledi IG dell'UE.
Venerdì 8 dicembre 2017/ CE/ Unione Europea.
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