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Carni
Secondo le "Prospettive a breve termine della CE per i mercati agricoli dell'UE nel 2020", quest'anno la produzione di carni nell'UE dovrebbe diminuire per tutte le carni tranne la carne suina (+0, 5%): bovina (-1,7%), pollame (-2,0%) e ovini e caprini (-1,5%).
Le esportazioni di carne nell'UE aumenteranno nel 2020 ad eccezione del pollame. L'aumento sarà particolarmente forte per le carni suine a causa dell'accelerazione della domanda di importazione dalla Cina, che rimarrà di gran lunga la principale destinazione delle carni suine dell'UE.
Il consumo annuale di carne potrebbe diminuire a 65,4 kg pro capite nel 2020 (-2,5%) a causa di una riduzione della domanda dei consumatori durante i blocchi e di una moderata disponibilità interna non compensata dalle importazioni.
Carni suine
La produzione di carni suine dell'UE è leggermente diminuita nel primo trimestre (-0,5% su base annua), trainata dalla riduzione di PL (-8,2%) e IT (-20%). La crescita della produzione, sostenuta da prezzi elevati, è stata forte in altri produttori chiave dell'UE con un rimbalzo in DE (+ 1,1%) e DK (+ 2,7%), un forte aumento continuo in NL e ES (entrambi + 4,4%) e un modesto aumento della FR (+ 0,6%). Gli esportatori dell'UE hanno beneficiato della forte domanda proveniente dalla Cina (tranne la PL a causa della diffusione della PSA), che ha compensato il calo della domanda da altre principali destinazioni (Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti, Filippine e Australia) .
I prezzi, sono aumentati nel 2019 quando l'offerta è diminuita e le esportazioni sono aumentate, iniziando a diminuire verso la media degli ultimi 5 anni quando la domanda di servizi alimentari è crollata. I prezzi hanno ripreso a salire nelle ultime settimane, a seguito del rimbalzo del servizio alimentare e della domanda globale. Si sono stabilizzati a 163 euro / 100 kg nella settimana 25.
Si prevede che la produzione di carne suina aumenti leggermente nel 2020 (+0,5%). Ciò sarà sostenuto da prezzi favorevoli, il ritorno della domanda dei consumatori e solide prospettive di esportazione (+ 10% / 2019), principalmente verso la Cina e i recenti investimenti nel settore, supponendo che la PSA non si estenda ulteriormente entro l'Unione Europea.
La riduzione della domanda del consumatore durante il confinamento ed una limitata disponibilità domestica generale, il consumo apparente di carne suina scenderà al di sotto dei 30 kg pro capite nel 2020.
Con la persistenza della PSA in Cina, gli esperti prevedono un'ulteriore riduzione del censimento, un calo associato della produzione di carni suine dal 15 al 25% nel 2020 e la necessità di maggiori importazioni. Le importazioni cinesi di carne suina sono cresciute in modo massiccio fino ad aprile (170% su base annua), a beneficio dell'UE (+ 150%) e di altri fornitori chiave (Stati Uniti, Brasile e Canada). Le quote di importazione in Cina per questi paesi sono aumentate del 19%, 9% e 7%, rispettivamente, a scapito dell'UE (55%). Anche la domanda di frattaglie è aumentata, ma principalmente a beneficio dell'UE. L'entità senza precedenti dei recenti flussi commerciali di carni suine verso la Cina potrebbe ammorbidirsi nella seconda metà dell'anno, sollecitando il consumo di altre carni importate.
*Puoi ottenere dati sulla produzione di suini per paese e anno nella nostra sezione di Statistiche del settore.
Lunedì 6 luglio 2020/ CE/ Unione Europea.
https://ec.europa.eu/
