Nel documento si legge:«Senza se e senza ma, il centrodestra appoggia la realizzazione del mattatoio - si legge nel documento -: in un momento di grave crisi economica dell'Italia, ufficialmente in fase di recessione, abbiamo colto fin da subito la voglia e lo spirito di un imprenditore, mosso dall'obiettivo strategico di aumentare potenzialità e competitività dell'industria di macellazione».
Il futuro impianto caratterizzato da elevata tecnologia avrà 700 dipendenti e 60 impiegati, oltre che 300 addetti legati alla filiera agroalimentare. Oltre che il coinvolgimento delle aziende edili e di impiantistica.
Bresaole Pini ha costruito nel 1994 nelle vicinanze di Budapest, uno dei macelli più “moderni” del centro Europa, dove ogni settimana vengono uccisi 21.000 suini, per un totale annuo di circa 1.100.000. Non solo in Ungheria, ma anche in Polonia. Tra il 2010 e il 2011 un altro stabilimento, il più grande della nazione, con una capacità iniziale di 6.000 maiali macellati ogni giorno. Ed è dalla esperienza di quest'ultimo macello che è nato il progetto italiano di Manerbio, che sulla carta ora sarebbe il più grande macello d'Europa. Il macelo sarà anche diviso in più settori, come un centro commerciale con numerosi negozi.
Il sindaco risponde anche a chi crede che ci saranno danni all'ambiente:«Il macello rispetterà le norme urbanistiche e sanitarie - osserva il primo cittadino -. L'articolato percorso autorizzativo garantisce la popolazione sotto ogni punto di vista. Da parte nostra ribadiamo il nostro impegno a non perdere un'occasione per dare una svolta economica storica per il paese».
Da un'altra parte però cresce l'antagonismo, e l'ultima domenica, 26 febbraio, si è tenuto a Rovato un incontro per la presentazione del "Coordinamento Contro il Mega Macello", che ha addirittura aperto un proprio blog(http://controilmegamacello.blogspot.com/).
Mercoledì, 28 febbraio 2012. BresciaOggi. http://www.bresciaoggi.it; www.geapress.org