L'impreditore valtellinese, Piero Pini, lancia l'idea di costruire il megamacello nell'est europeo. La motivazione arriva dopo i problemi con il comune di Manerbio e la troppa burocrazia. In un intervista fatta nel suo ufficio a Kutno in Polonia, l'impreditore nega la volontà di utilizzare altri macelli già esistenti in Italia per il suo progetto, e commenta: «Nel nord Italia ci sono 5 macelli fortemente interessati al nostro investimento; ma sono tutte realtà in perdita. Noi vogliamo lavorare in modo nuovo, siamo il secondo gruppo privato europeo del settore e possiamo permettercelo»
L'acquisto dei terreni a Manerbio non era stato scelto a caso: era stato considerato per l'importante vocazione suinicola locale.
Giovedì, 29 novembre 2012/Italia.http://www.brescia.corriere.it