La Direzione Generale della Sanità Animale ha emanato una circolare di chiarimenti sul Piano Nazionale per il miglioramento delle condizioni di allevamento dei suini. I chiarimenti fanno seguito ad alcune richieste dei Servizi Veterinari, soffermandosi in particolare sulle situazioni di "insufficienza" emerse in seguito alla valutazione del rischio.
Gestione del livello "insufficiente"- Il Piano prevede che in tutti gli allevamenti (esclusi quelli da autoconsumo) il veterinario incaricato effettui una valutazione del rischio, inquadrando il grado di adempimento riscontrato in uno dei tre livelli: - insufficiente - migliorabile- ottimale. Nella nota diffusa oggi, il Ministero della Salute chiarisce le situazioni che possono verificarsi in caso di insufficienza, a seconda che l'insufficienza sia stata risolta o meno entro la scadenza del 30 giugno 2019.
L’insufficienza è stata risolta - In questo caso il veterinario che ha effettuato la valutazione dovrà inserire una nuova valutazione in ClassyFarm per evidenziare che nell’allevamento tutti i requisiti sono ad un livello minimo: almeno “migliorabile” (o eventualmente anche alcuni requisiti ad un livello ottimale).
Suini a coda integra- Gli allevamenti che entro il 30 giugno 2019 hanno risolto l'insufficienza sono pronti ad introdurre, se lo ritengono, piccoli gruppi di suinetti con code integre oppure possono attendere il 1 gennaio 2020 che è la data ultima entro cui adempiere ai miglioramenti dei punti critici.
A partire dal momento dell’introduzione dei gruppi di suini a coda integra, occorre tuttavia ricordare sempre che, in caso di comparsa di fenomeni di aggressività che culminano in episodi di morsicatura tra consimili, si dovranno adottare idonee misure di emergenza, provvedendo a sospendere temporaneamente ulteriori introduzioni di animali non caudectomizzati. L’allevatore dovrà, quindi, agire sui requisiti precedentemente indagati, allo scopo di aumentare ancora di più il livello di benessere per passare da un livello “migliorabile” ad un livello “ottimale”, in tutti i casi di comparsa, anche reiterata, di fenomeni di aggressività e/o cannibalismo.
Successivamente, una volta eseguite le opportune modifiche e rivalutazioni, si dovrà ripartire di nuovo con l’introduzione di piccoli gruppi di suini a coda integra al fine di verificare la nuova condizione.
L’insufficienza non è stata risolta- Se l’insufficienza non è stata risolta entro il 30 giugno 2019, il veterinario (se non lo ha già fatto) dovrà entrare di nuovo nel sistema ClassyFarm ed inserire le misure correttive con pertinente cronoprogramma sui tempi necessari per l’adeguamento. La nota ministeriale dettaglia le istruzioni operative per entrare nel sistema e inserire le misure correttive. Allo scadere del periodo stabilito per l’adeguamento, dovrà essere inserita nel sistema una nuova autovalutazione. Se allo scadere del periodo stabilito è necessario un ulteriore periodo di tempo (non oltre il 2019), il cronoprogramma dovrà essere aggiornato.
Materiali manipolabili- Un ulteriore chiarimento riguarda la valutazione del requisito n. 13 (“Strutture ed attrezzature – materiale per esplorazione e manipolazione: tipologia”). Per il Ministero, è "accettabile, in via transitoria, la presenza di materiali manipolabili riferibili all’associazione “tronchetto di legno fresco/morbido e catena metallica/plastica”. Pertanto, una eventuale valutazione “insufficiente”, sarà modificabile in “migliorabile”.
Modalità operative nel sistema Classyfarm- Infine, la nota ministeriale riporta la procedura da utilizzare per inserire integrazioni, correzioni o cronoprogrammi nei questionari già effettuati oppure per inserire il cronoprogramma per quelle aziende in cui è stato già effettuato. Se invece viene ripetuta la valutazione si dovrà effettuare un inserimento ex-novo. Per le istruzioni, il Ministero rimanda al manuale utente presente sul sistema informativo ClassyFarm.
NOTA_DGSAFV_PIANO_MIGLIORAMENTO_SUINI.pdf
Mercoledì, 24 settembre 2019/Italia. https://www.anmvioggi.it/