Inseme è nata agli inizi del 2011 dalla fusione di Semenitaly di Modena e Elpzoo di Zorlesco (Lodi), ha annunciato una ristrutturazione con ridimensionamento del sito modenese.
Il polo emiliano di Inseme occupa personale altamente specializzato distribuito tra il Centro di Fecondazione Artificiale di Modena con 24 dipendenti (sito in strada Cadiane) e altre due strutture nel reggiano a Bibbiano e Mancasale con altri 8 dipendenti.
La prima fusione societaria del 2011 è stata premiata da successivi miglioramenti economici, tuttavia la recente scelta di Inseme (i cui azionisti sono l'Associazione Italiana Allevatori e la Fondazione Cariplo) di acquisire all'inizio di novembre 2012 un Centro di Fecondazione Artificiale in difficoltà economiche, il Consorzio per l'Incremento Zootecnico (31 dipendenti in provincia di Pisa, controllato dalla stessa Associazione Italiana Allevatori), sta rendendo insostenibile l'attuale assetto emiliano.
Il piano di riorganizzazione, presentato a Roma nei giorni scorsi dagli amministratori di "Inseme" alle Organizzazioni Sindacali, prevede la chiusura delle stalle dei tori su Modena, e di conseguenza i laboratori le cui attività sono strettamente connesse alle stalle. A Modena rimarrebbe il centro amministrativo-commerciale dell'azienda, parte sicuramente importante, ma lontana dalle produzioni che avverrebbero in provincia di Lodi e di Pisa. "Dubbi nel medio termine rimangono anche sulla sostenibilità dell'area suini - spiega la Cgil di Modena - Ridimensionamenti simili sono previsti sulle altre province.
Lunedì, 3 dicembre 2012/Italia/Modena.http://www.modenaonline.info