Il ricorso al TAR- Le organizzazioni agricole ricorrenti contestavano davanti al TAR il Decreto commissariale n.139/2015 "Piano straordinario per l'acquisizione della qualifica di Regione accreditata per la Malattia Vescicolare dei suini", emanato in accordo con il Ministero della salute. Al Tribunale amministrativo chiedevano "la declaratoria di nullita' e/o per l'annullamento previa sospensiva, del Decreto commissariale riguardante "Piano straordinario per l'acquisizione della qualifica di Regione accreditata per la malattia vescicolare dei suini, nonche' del Piano Straordinario e della relativa modulistica. Coldirettilamentava "abbattimenti e macellazioni "sommarie" senza compensazione economica" e un vulnus al prestigioso patrimonio suinicolo regionale e alla filiera suinicola dei quattro salumi DOP che vanno difesi quale vera e propria ragione di interesse pubblico".
Sanità pubblica ed economia del territorio- Il Decreto commissariale 139/2015 punta a far riacquisire alla Calabria l’accreditamento europeo per la malattia vescicolare suina, introducendo misure restrittive per i commercianti di suini. La Calabria sta subendo un danno commerciale valutato dai 200 ai 300 milioni di euro all’anno: in mancanza dell’accreditamento europeo, il commercio con l’estero è significativamente invalidato.
La Calabria è l'unica Regione sottoposta a Piano di Rientro il cui Servizio Veterinario è sotto commissariamento ad acta. La gestione della malattia vescicolare era stata affidata al decreto commissariale anche per consentire alla Calabria di beneficiare dei fondi concessi dalla Commissione Europea.
Giovedì, 27 luglio 2016/Italia.http://www.sivemp.it/