Nel 2012 i suinicultori brasiliani hanno ricevuto in media R$ 51,38 per "arroba"(unità di misura brasiliana) di suino, superiore del 2,8% in comparazione alla media del 2011, secondo la "Scot Consultoria". Gli alti costi di produzione hanno portato il settore suinicolo in una grave crisi. Tra i mesi di giugno e luglio, per esempio, i prezzi per "arroba" avevano raggiunto i peggiori prezzi degli ultimi 3 anni, valendo appena R$ 36,00.
Nell'ultimo trimestre c'è stato un aumento del 18%, spinto dalla domanda per i consumi delle feste: l"arroba" ha raggiunto in dicembre i R$ 72,00.
Secondo i dati IBGE la proiezione delle macellazioni per il 2012 sarà di circa 36,1 milioni di capi, un volume del 3,6 superiore all'anno precedente.
Nonostante il calo dell'export verso la Russia per restrizioni imposte in 3 Stati, la Russia rimane il principale cliente di carne suina brasiliana con il 23,6% del totale esportato.
Nel 2013, l'alto costo di produzione dovuto all'alimentazione continuerà a pressare l'attività. L'export verso la Russia potrebbe ridursi ulteriormente se le autorità sanitarie brasiliane non prenderanno drastici provvedimenti contro l'uso della ractopamina nei prodotti di origine animale.
Venerdì, 4 gennaio 2013/Brasile.http://www.consuitec.com.br