Ricercatori norvegesi hanno dimostrato che lavoratori adetti agli allevamenti di suini sono la probabile causa della diffusione dello Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA). Nel corso di una campagna per sradicare la MRSA in Norvegia gli scienziati hanno infatti osservato alcuni segni di infezione dall’uomo al maiale.
Dalla ricerca, pubblicata sulla rivista “Clinical Infectious Diseases” i ricercatori hanno descritto l'identificazione di cluster di focolai relativi ad allevamenti associati con MRSA. I focolai hanno colpito 26 allevamenti di suini, 2 macelli e 36 essere umani. Lo studio ha analizzato i dati epidemiologici raccolti dalla prima scoperta, avvenuta nel 2013, fino al 2015.
Le prove genetiche hanno suggerito che probabilmente è stata la trasmissione dall’uomo alle tre aziende agricole ad avviare i focolai. Si è poi verificata una trasmissione secondaria verso gli altri allevamenti, avvenuta soprattutto attraverso il commercio degli animali e tramite gli esseri umani o i veicoli.
Dagli isolati batterici provenienti da tutti gli individui identificati con la Livestock Associated (LA) MRSA i ricercatori hanno effettuato test genetici, e hanno raccolto campioni di tutti gli animali, le persone e gli ambienti di allevamento colpiti dalle epidemie del 2013 e del 2014. I risultati dimostrano che i lavoratori delle aziende suinicole la fonte principale per l’introduzione della LA-MRSA negli allevamenti norvegesi di suini.
E’ dal 2014 che l’Autorità per la sicurezza alimentare e l’Istituto veterinario della Norvegia monitorano in maniera costante tutti gli allevamenti di suini del paese.
Martedì, 13 settembre 2016/Norvegia.https://www.fhi.no/en/