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FAO: i Paesi in via di sviluppo devono migliorare i sistemi di controllo di qualità dei laboratori d'analisi degli alimenti che ad oggi sono distanti dagli standard normali

Secondo Harinder Makkar, della FAO, che ha coordinato lo studio, "i risultati mostrano le maggiori esigenze per i laboratori di analisi nei paesi in via sviluppo per migliorare la qualità dei cibi prodotti."

30 Dicembre 2015
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Uno studio condotto congiuntamente dalla FAO e dall'International Group Analytic (IAG) a Vienna, Austria, utilizzando i dati di un test di competenza condotto da queste organizzazioni ha dimostrato che il bisogno è urgente di istituire sistemi di controllo della qualità, e seguire le buone pratiche di laboratorio in laboratori di analisi alimentari nei paesi in via di sviluppo.

Un'abilità per i vari componenti (minerali immediati, macro e micro, additivi e aminoacidi) è stata condotta con la partecipazione di 40 laboratori europei e 73 paesi in via di sviluppo. I dati ottenuti sono stati utilizzati per confrontare le prestazioni di queste due serie di laboratori. Un grande divario tra tipo e coefficiente di variazione molto più elevato sono stati ottenuti per i laboratori dei paesi in via di sviluppo.

I laboratori per analisi di alimentazione dei PVS, hanno avuto coefficienti di variazione dei parametri delle composizioni chimiche, macro-minerali e aminoacidi che erano superiori fino a 9 volte, 14 volte e 10 volte, rispettivamente, in confronto con quelli dei laboratori di analisi negli alimenti in Europa. È stato osservato anche un numero maggiore di valori estremi per i paesi in via di sviluppo (7,6-8,7% contro il 2,9-3,0%).

Secondo Harinder Makkar, la FAO, che ha coordinato lo studio, "i risultati mostrano maggiori esigenze di laboratori di analisi alimentare nei paesi in via di sviluppo per migliorare la qualità dei prodotti."

Per uno sviluppo sostenibile del bestiame, è fondamentale l'affidabilità della composizione chimica dei dati degli ingredienti alimentari e gli alimenti miscelati o composti che è di primaria importanza. Una dieta risultata sbilanciata dà meno profitto per gli agricoltori, una produzione al di sotto del potenziale genetico degli animali, problemi riproduttivi, vita più breve produttiva, cattive condizioni di salute e benessere degli animali, e quantità eccessive di sostanze inquinanti rilasciate nell'ambiente.

Possibili modi per migliorare la situazione sono che i governi consideino maggiori investimenti per migliorare le infrastrutture e le competenze dei laboratori. Lo sviluppo di forti programmi di formazione e la loro effettiva attuazione sono necessari. Sono necessari una maggiore attenzione dei donatori su questo tema e la fornitura di fondi più consistenti per lo sviluppo delle competenze del personale di laboratorio.

Giovedì 26 novembre 2015/ FAO.
http://www.fao.org

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