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Peso morto: parte il 3 ottobre il pagamento a peso morto, inizia il periodo di sperimentazione con riferimento alla CUN di Mantova

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In attuazione dell'articolo 14 del Regolamento, in data 3 ottobre 2013 si è dato l’avvio al periodo
sperimentale di sei mesi di formulazione dei prezzi a peso morto che può essere calcolato in base all'indice
di conversione dello 0,79.

4 Ottobre 2013
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In attuazione dell'articolo 14 del Regolamento, in data 3 ottobre 2013 si è dato l’avvio al periodo
sperimentale di sei mesi di formulazione dei prezzi a peso morto che può essere calcolato in base all'indice
di conversione del 0,79. L'attuale quotazione di 1,577 €/Kg per la categoria suino vivo appartenete alla categoria 160/176 Kg del circuito tutelato corrisponderebbe alla conseguente formulazione sperimentale del prezzo a peso morto di 1,996 €/kg, determinato dalla divisione dell'attuale prezzo del suino vivo di 1,577 €/Kg con l'indice di conversione suddetto pari a 0,79. Si precisa che dalla data di entrata in vigore delle nuove equazioni di stima della percentuale di carne magra che faranno riferimento alla definizione di peso morto* specificata nell'Intesa di filiera per il settore suinicolo siglata in data 8 luglio u.s. a Mantova, il predetto indice di conversione sarà aggiornato a 0,82. Questo indice di conversione è frutto di un’indagine sperimentale condotta dal CRPA, il cui estratto è scaricabile dal sito www.cunsuini.it .

PAGAMENTO A PESO MORTO
Il pagamento del suino a peso morto potrà avvenire solo a condizione che venga realizzato
completamente il programma** per il miglioramento dell’applicazione del sistema di classificazione delle
carcasse, previsto nell'Intesa di filiera per il settore suinicolo siglata in data 8 luglio u.s. a Mantova.

NOTE
*Definizione di peso di riferimento – Intesa 8 luglio 2013
“Fatta salva la definizione di carcassa del Reg. 1234/2007/CE (il corpo di un suino macellato, dissanguato e
svuotato, intero o diviso a metà) e la sua presentazione (senza la lingua, le setole, le unghie, gli organi
genitali, la sugna, i rognoni e il diaframma), il peso morto di riferimento è quello determinato da una
carcassa suina con sugna e con il diaframma residuo dalla eviscerazione (di fatto una carcassa alla pesa
senza reni con testa ed eviscerata). In tal modo il peso morto caldo corrisponde ad un peso reale senza
significative modifiche determinate da coefficienti di trasformazione.
E' tuttavia obbligatorio determinare il peso morto a freddo, che si ottiene applicando al peso morto caldo
senza reni il coefficiente del 2%, per calo di raffreddamento e perdita liquidi, ma entro 45 minuti dalla
giugulazione (Reg. CE n. 1249l2008 art. 22, comma 2°). Questo peso rappresenta il peso morto freddo da
considerare ai fini dell'applicazione dell'equazione di stima della carne magra e per la formulazione
sperimentale dei prezzi a peso morto.”

**Il programma prevede:

1) periodici incontri del Tavolo interregionale, che veda il coinvolgimento delle componenti firmatarie della
Intesa, oltre che un opportuno supporto tecnico-scientifico da parte di CREFIS e CRPA, per:
- analizzare ed elaborare i dati di classificazione già raccolti;
- mettere a punto la necessaria documentazione per le richieste alla Commissione Europea per nuovi
strumenti di classificazione;
- verificare i risultati del controllo e della vigilanza;
- operare per l'introduzione di ulteriori meccanismi che garantiscano oggettività di giudizio, quali
l'impiego della "scatola nera" sia relativamente alla classificazione, sia in relazione all'acquisizione
del peso della carcassa;
- definire la diffusione dei dati raccolti nel portale www.impresa.gov, in particolare prevedendo che
tutte le informazioni relative alla classificazione siano rese disponibili all'allevatore per singola
carcassa, attivare un ampliamento ed uno sviluppo, sia operativo che di sostegno finanziario, della
ricerca fino ad ora realizzata per la corretta individuazione delle procedure e formule per garantire
l'oggettività di giudizio;
- orientare le attività successive, tra cui:

2) informazione sulla prevista attività di vigilanza da parte del Ministero e delle Regioni coinvolte e sui
relativi esiti;

3) sviluppo, al termine della realizzazione dei punti precedenti, di una simulazione applicativa attraverso la
definizione di modelli contrattuali (contratti tipo) all'interno di un contratto quadro che valorizzino le
informazioni di peso morto e di classificazione.

Giovedì, 3 ottobre 2013/Italia.http://www.borsamerci.mn.it/

Commenti sull'articolo

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04-Ott-2013 andrea-rossiSi deve precisare che, al momento, parte la QUOTAZIONE del suino a peso morto, riferita ad una resa del 79% cha sarà aggiornata all'82% successivamente alla sua verifica sperimentale, su un numero di partite significativo. Il riferimento dell'82% è dovuto alla nuova presentazione della carcassa che, secondo l'accordo di filiera dello scorso mese di luglio, comprende sugna e diaframma residuo. Per tale ragione, il peso di carcassa è meggiore e, di conseguenza, aumenta la resa.
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