Gli eurodeputati si oppongono ai piani della Commissione europea di autorizzare l'importazione di alimenti e mangimi contenenti mais geneticamente modificato resistente (GM) a parassiti e diserbanti in un risoluzione votata Mercoledì 5 aprile. Si mette in evidenza la mancanza di dati sulle molte sotto-combinazioni di varietà già autorizzate e si ribadisce la richiesta del Parlamento per una riforma della procedura di autorizzazione per gli OGM nell'Unione europea.
I deputati sottolineano che durante i tre mesi di consultazioni, gli Stati membri hanno presentato centinaia di commenti critici dei piani, rilevando, tra l'altro, la mancanza di informazioni e di studi e test effettuati male.
Tuttavia, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha espresso parere favorevole il 26 agosto 2016. I deputati hanno detto che un parere della minoranza espressa nel panel degli OGM dell'EFSA, non hanno fornito dati specifici su nessuna delle 20 sotto-combinazioni.
I deputati sottolineano inoltre che la Commissione UE continua ad autorizzare OGM nell'UE senza il supporto dei pareri dei comitati degli Stati membri. Quello che doveva essere un'eccezione alla procedura del processo decisionale, è diventata la norma.
La risoluzione non vincolante è stata approvata con 426 voti contrari, 230 a favore e 38 astensioni.
Testo
Il progetto della decisione di applicazione della Commissione Europea autorizzerebbe il mais GM Bt11 × 59122 × MIR604 × 1507 × GA21 e le 20 sub-combinazioni.
Una legislazione comunitaria separata che consentirebbe a quasivoglia Stato Membro della UE di restringere o proibire la vendita e l'uso di alimenti o mangimi transgenici approvati dalla UE sul proprio territorio è stata respinta dal Parlamento nell'ottobre del 2015. I deputati sono preoccupati perchè questa legge potrebbe risultare impraticabile o che potrebbe condurre alla reintroduzione dei controlli frontalieri tra i paesi pro e anti-OGM ed hanno invitato la Commissione a presentare una nuova proposta.
Mercoledì 5 aprile 2017/ PE/ Unione Europea.
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