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UE: il Parlamento respinge la possibilità che i Paesi Membri possano proibire l'uso degli OGM nel proprio territorio

Gli eurodeputati ritengono che la norma sia praticamente inapplicabile e temono che potrebbe portare alla reintroduzione dei controlli alle frontiere tra i paesi a favore e contro gli OGM.

30 Ottobre 2015
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Il Parlamento Europeo Mercoledì scorso ha respinto una proposta legislativa che consentirebbe agli Stati membri di limitare o vietare la vendita e l'uso nel loro territorio di alimenti transgenici o mangimi autorizzati a livello comunitario. I deputati ritengono che la norma sia praticamente inapplicabile e temono che potrebbe portare alla reintroduzione dei controlli alle frontiere tra i paesi a favore e contro gli OGM. Il plenum ha invitato la Commissione per presentare una nuova proposta.
"Con questo voto, inviamo un chiaro segnale alla Commissione. Questa proposta arretra i progressi verso il mercato interno e l'unione doganale ", ha detto il presidente della commissione ambiente, Giovanni La Via (PPE, Italia), le cui raccomandazioni di respingere l'iniziativa ha ricevuto 577 voti a favore, 75 contrari e 38 astensioni.
Egli ha anche avvertito che la misura avrebbe un impatto negativo sul settore agricolo dell'UE, che è fortemente dipendente dalle GM per la fornitura di proteine. Via ha sottolineato le difficoltà di metterlo in pratica, soprattutto perché non ci sono controlli alle frontiere all'interno dell'UE.
La proposta, che modifica l'attuale legislazione UE in materia di OGM, è stata presentata dalla Commissione europea il 22 aprile 2015. L'iniziativa esecutivo Ue legata ad altre norme in vigore dal mese di aprile che consente ai paesi di vietare la coltivazione nel loro territorio di OGM approvate a livello comunitario.
Ma mentre il raccolto è necessariamente nel territorio di un paese, il commercio può portare a posti di frontiera, in modo che il veto di uso e vendita può essere difficile o impossibile da far rispettare se non accompagnati da controlli sulle importazioni.

Prossimi passi

Il Commissario per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha ribaditoche Bruxelles non ritirerà la sua proposta, che deve ancora essere discussa dai ministri dei 28. Se il Consiglio, in qualità di colegislatore del Parlamento, respingerà anch'esso, l'iniziativa sarà cancellata.

Mercoledì 28 ottobre 2015/ PE/ Unione Europea.
http://www.europarl.europa.eu

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