Come abbiamo già segnalato la scorsa settimana, il Presidente della Commissione per l'Agricoltura del Parlamento europeo, Norbert Lins (PPE, DE) e la maggior parte dei gruppi politici della Commissione hanno inviato una lettera al Commissario all'Agricoltura Janusz Wojciechowski, chiedendo alla Commissione Europea di adottare "iniziative immediate con l'obiettivo di alleviare situazione negativa e anticipando gravi perturbazioni nel settore delle carni suine”.
In risposta a tale richiesta, il Commissario Europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha voluto spiegare perché la Commissione fosse contraria e ha risposto che, nonostante 13 Stati membri avessero chiesto misure di mercato, 7 Stati membri, compresi i principali paesi produttori, come Germania, Spagna, Italia, Danimarca, i Paesi Bassi, Svezia e Finlandia, che rappresentano quasi i due terzi della produzione suinicola dell'UE, non hanno chiesto misure di mercato e questo "è un chiaro segnale che non posso ignorare".
Wojciechowski ha sostenuto gli aiuti di Stato come uno strumento efficace e ha posto come esempio l'attuale pacchetto di aiuti lanciato la scorsa settimana dalla Francia e che ammonta a 270 milioni di euro e quello della Polonia, che ha annunciato un pacchetto di aiuti di Stato da 88 milioni di euro.
Il Commissario ha anche sottolineato che 13 Stati membri hanno chiesto l'articolo 219, cioè misure contro le perturbazioni del mercato, ma ha sottolineato che una misura urgente e rapida nel 2022 dovrebbe essere realisticamente finanziata mobilitando parte della riserva della crisi agricola, di 497,3 milioni di euro, previa approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio e, di conseguenza, tale importo non poteva essere rimborsato agli allevatori nel 2023, alla fine sono gli stessi allevatori a finanziare la misura.
È stato anche chiesto a chi dovrebbe andare l'aiuto, gli Stati membri con il maggior numero di suini o gli Stati membri con il maggior numero di allevatori?... Inoltre, ha osservato che i co-legislatori devono accettare di utilizzare la riserva e con 7 Stati membri contrari all'utilizzo, potrebbero avere una minoranza di blocco in seno al Consiglio. Inoltre, 497,3 milioni di euro per 1,5 milioni di allevatori di suini nell'UE non sono molti, rispetto a quanto offrono Francia e Polonia.
Il Commissario ha inoltre annunciato che presto guiderà una delegazione a Singapore e in Vietnam con il preciso obiettivo di trovare nuovi mercati per i prodotti agricoli europei, compresa la carne suina. D'altra parte, il Commissario ha ricordato che, in relazione ai prezzi elevati dei fattori di produzione e dell'energia, strettamente correlati a questo problema, la Commissione ha recentemente adottato una comunicazione su come affrontare l'aumento dei prezzi dell'energia e sia i redditi degli agricoltori ed i prezzi al consumo dei generi alimentari stanno andando nella direzione sbagliata a causa dell'evoluzione dei prezzi dei fattori di produzione: l'UE deve dare una risposta politica a questa situazione...
Lunedì 7 febbraio 2022/ Redazione 333 a partire da informazioni della Commissione Europea.