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Piano shock per controllare le popolazioni di cinghiali in Catalogna

Verrà progettato un programma di protezione delle colture, verrà creata la figura del cacciatore esperto, sarà migliorata la sicurezza delle incursioni e verrà dispiegato un nuovo quadro normativo...

8 Marzo 2022
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Il Dipartimento per l'Azione per il Clima, l'Alimentazione e l'Agenda Rurale ha presentato il Piano Strategico per il controllo dei danni causati dai cinghiali 2022-2024. Con un budget di oltre 10 milioni di euro, vuole ridurre le popolazioni di cinghiali in 3 anni.

Si stima che attualmente in Catalogna ci siano circa 200.000 cinghiali e che le catture della scorsa stagione di caccia (2020-21) siano state circa 70.000. A questa cifra vanno aggiunti i cinghiali che muoiono per diverse cause (incidenti stradali, malattie...) che attualmente sarebbero circa 3.000 all'anno.

Tutti i tipi di colture sono interessati dai cinghiali, con i cereali che rappresentano la maggior parte dei conflitti (28,6% dei fascicoli), seguiti da colture orticole (16,1%), frutta dolce (15, 6%) o foraggi (9,7%), tra gli altri.

Inoltre, le elevate densità di cinghiale favoriscono la diffusione di agenti patogeni, batteri che possono causare malattie infettive, alcune delle quali possono colpire l'uomo o il bestiame e avere impatti economici significativi. È il caso della tubercolosi, del tricocefalo e della peste suina africana (PSA). Il cinghiale è coinvolto nel 100% dei problemi di sicurezza alimentare causati dalla caccia ai mammiferi e in oltre il 95% dei problemi di salute degli animali (principalmente tubercolosi bovina, ma anche altri disturbi che colpiscono gli allevamenti).

La densità dei cinghiali è triplicata negli ultimi 10 anni. Lo strumento più efficace per controllare questa sovrappopolazione è la caccia. Tuttavia, se nel 2012 sono state concesse circa 69.000 licenze di caccia, in quest'ultima stagione ne sono state concesse circa 33.000. Di queste licenze, più della metà corrisponde a cacciatori di età superiore ai 65 anni e si tende a perderne in media 2.300 a stagione. Pertanto, la capacità di controllare questo animale attraverso la caccia diminuisce progressivamente.

Il Piano accresce il sostegno al controllo delle specie di selvaggina attraverso le bande di caccia, incoraggia il consumo di carne di selvaggina e contempla la progettazione e realizzazione della figura del cacciatore esperto, che potrà compiere azioni specifiche che comportano un certo rischio, richiedono più esperienza o si trovano in aree complesse.

Venerdì 4 marzo 2022/ DAAA/ Generalitat de Catalunya.
El http://agricultura.gencat.cat

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