Il Ministero della salute ha pubblicato i risultati dei controlli ufficiali sulla filiera dei mangimi. E' il primo anno di applicazione del PNAA. Il 99,37% del totale è risultato "conforme alle analisi di laboratorio".
Sono state 23.481 le ispezioni svolte nel 2015 presso gli operatori del settore dei mangimi: riscontrati 1.174 casi di non conformità strutturali degli impianti o nella gestione delle attività.
Rispetto ai 10.822 campioni ufficiali sono invece 157 le non conformità rilevate all’analisi, pari allo 1,45 % del totale.
I dati sono stati divulgati oggi dal Ministero della Salute che ha curato il rapporto sul primo anno del triennio di ispezioni previste dal Piano Nazionale per l'Alimentazione Animale.
La vigilanza ispettiva viene svolta su tutte le imprese del settore dei mangimi quali: produzione primaria, allevamenti, mangimifici, distributori, industrie alimentari che forniscono sottoprodotti all’alimentazione animale, trasportatori di mangimi.
Performance regionali- Nell'anno del primo rapporto, diverse Regioni non hanno rispettato i criteri forniti dal PNAA e pertanto la loro relazione è stata considerata non conforme. Il Ministero della Salute osserva che l’attività di rendicontazione delle Regioni e Province Autonome "impone una maggiore attenzione delle Amministrazioni verso questa delicata ed importante fase dei controlli ufficiali". Le carenze maggiormente riscontrate nelle relazioni annuali sono le indicazioni relative alla valutazione dell’etichettatura e all’uso dei fertilizzanti organici, nonché alla natura ed alle risultanze degli Audit effettuati dalle Regioni e Province Autonome sulle AA.SS.LL. Anche per le relazioni relative al 2015, il reporto stigmatizza l’invio di documenti non debitamente firmati, non protocollati, o prodotti su carta non intestata.
Primo anno di applicazione del PNAA 2015-2017- I controlli, programmati e coordinati su tutto il territorio nazionale dal Ministero della Salute, sono eseguiti dai Servizi Veterinari delle AA.SS.LL. sotto la supervisione dei Servizi Veterinari Regionali. La stessa attività di controllo sui mangimi importati da paesi terzi o in arriva dai Paesi dell’Unione è effettuata rispettivamente dai Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e dagli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC).
C_17_pubblicazioni_2547_allegato.pdf
Lunedì, 5 dicembre 2016/Italia.http://www.salute.gov.it