In seguito alla comunicazione da parte dei servizi veterinari ufficiali della Polonia della presenza di tre focolai di peste suina africana (PSA) in sei suini selvatici trovati morti nella regione di Mazowieckie, due dei quali nel distretto di Legionowski, a 140 chilometri di distanza del confine orientale e gli altri quattro nel distretto di Warszawski-Zachodni, e tenendo conto che si trovano al di fuori delle aree riservate definite nell'allegato della decisione di esecuzione 2014/709 / UE, le misure sono state immediatamente attuate disciplinato dalla direttiva 2002/60 / CE, che stabilisce disposizioni specifiche per combattere la PSA.
A seguito della notifica di questi casi da parte della Polonia, è stata pubblicata la decisione di esecuzione (UE) 2017/2176 della Commissione, del 21 novembre 2017, relativa a talune misure provvisorie di protezione nei confronti della PSA in Polonia, tra questi, l'istituzione di una zona infetta attorno a ciascun centro.
L'individuazione di questi nuovi focolai conferma da un lato il lento ma continuo avanzamento della malattia dall'Europa orientale verso regioni più occidentali, e dall'altro, la capacità di questa malattia di saltare lunghe distanze probabilmente aiutata dal fattore umano e trasporto di prodotti contaminati, come già dimostrato nei casi dichiarati nei cinghiali nella Repubblica ceca. Questi eventi aumentano il rischio di diffusione della malattia e rendono consigliabile massimizzare le misure di sorveglianza e prevenzione nel resto dell'EEMM.
Nel corso del 2017, la PSA è rimasta attiva nei paesi dell'Europa orientale, con un aumento dei casi di cinghiali e anche negli allevamenti di suini domestici dall'inizio dell'estate in Estonia, Polonia, Lettonia e Lituania, nonché la comparsa per la prima volta della malattia in cinghiali nella Repubblica Ceca alla fine di giugno e in due allevamenti di suini domestici in Romania a luglio. Dall'inizio del 2017, sono stati dichiarati da questi paesi 2.949 focolai di cinghiali e 123 suini domestici. Al di fuori dell'UE, la situazione è particolarmente grave in Ucraina, dove 113 focolai sono stati confermati negli allevamenti suini domestici e 18 nei suini selvatici finora quest'anno, e nella Federazione russa, dove sono stati dichiarati 103 focolai di suini domestici e 33 in cinghiali nel 2017.
Lunedì 27 novembre 2017/ DG Sanidad de la Producción Agraria-MAPAMA/ Spagna.
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