In un contesto di prezzi russi molto competitivi, FranceAgriMer ha rivisto al ribasso le previsioni per le esportazioni di grano tenero francese verso paesi terzi a 10 Mt, in calo di 300.000 tonnellate rispetto alle prime previsioni dello scorso luglio.
Se la Russia è in ritardo del 40% con le sue principali destinazioni abituali nei primi due mesi della campagna, le sue esportazioni potrebbero accelerare nelle settimane a venire, date le loro disponibilità all'esportazione riviste al rialzo dai previsori globali e offerte a prezzi molto interessanti sul mercato internazionale.
Tale prospettiva dipenderà però dalle condizioni per il rinnovo degli accordi siglati il 22 luglio 2022 sotto l'egida dell'ONU, relativi al corridoio cerealicolo aperto nel Mar Nero. La Russia chiede infatti in cambio la revoca di tutte le sanzioni che continuerebbero a ostacolare le loro esportazioni di fertilizzanti e prodotti alimentari.
Il calo delle previsioni sulle esportazioni francesi verso paesi terzi sarebbe comunque ampiamente compensato da:
- l'aumento a 4,4 Mt (+ 500.000 tonnellate rispetto alle previsioni dello scorso luglio) delle previsioni sull'utilizzo del frumento da parte dei produttori di mangimi francesi, a seguito del calo delle superfici e delle rese di mais, previsto dal Service de la Statistique et de la Prospective du Ministère de l’Agriculture et de la Souveraineté Alimentaire.
- l'aumento delle previsioni di vendita di grano francese all'Unione Europea, a oltre 7,1 Mt (+ 110.000 tonnellate rispetto alle previsioni di luglio scorso).
Mercoledì 21 settembre 2022/ France AgriMer/ Francia.
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