I fattori climatici avversi continuano a ostacolare lo sviluppo delle colture di mais e soia in Argentina, mentre le forti piogge continuano a limitare il lavoro di raccolta dei semi oleosi nel Midwest brasiliano, situazioni che supportano i prezzi di entrambe le materie prime sul mercato della borsa di Chicago.
Mais
A livello globale, l'USDA stima che la produzione mondiale di mais raggiungerà i 1.205,3 milioni di tonnellate (mt) per la stagione 2021/22, il 7,3% in più rispetto al dato consolidato per il periodo 2020/21 (1.123,1 mt).
Per i maggiori produttori mondiali non si sono registrate variazioni significative rispetto all'ultimo report di gennaio. Per gli Stati Uniti, infatti, la produzione per questo nuovo ciclo si attesta intorno alle 383,9 tonnellate, con una crescita del 7,1% rispetto alla coltura precedente (358,4 tonnellate). D'altra parte, la Cina ha aumentato la sua offerta interna del 4,6%, raggiungendo 272,6 tonnellate. Poi abbiamo il Brasile, il cui volume di produzione ha raggiunto le 114 mt, aumentando così del 31% rispetto alla campagna 2020/21 (87 tonnellate). Infine, abbiamo le produzioni dell'Unione Europea e dell'Argentina, con volumi di 70 e 54 mt, che rappresentano rispettivamente incrementi del 4,3 e 4,9% rispetto al raccolto precedente. .
D'altra parte, le esportazioni mondiali di granaglie hanno rappresentato un aumento del 12,7%, da 180,8 mt nel periodo precedente a 203,7 mt in questa nuova campagna, principalmente a causa dell'aumento dei volumi di esportazione dal Brasile e dall'Unione Europea, che hanno ampiamente compensato il previsto calo negli Stati Uniti. Gli USA hanno ridotto le spedizioni all'estero dell'11,9%, da 69,9 a 61,6 mt.
Da segnalare, infine, che è prevista una riduzione dell'11,9% per le importazioni di mais da parte della Cina, che si attesterebbe a 26 tonnellate e sarebbe compensata dall'aumento della produzione interna (+4,6%).
Soia
La produzione mondiale di semi oleosi per la nuova coltura è diminuita dello 0,6% rispetto alla campagna 2020/21, da 366,2 a 363,9 mt. Spiccano gli Stati Uniti con la crescita più alta tra i principali produttori (+5,2%), passando da 114,7 a 120,7 mt. A loro volta, i raccolti di Brasile e Argentina diminuirebbero rispettivamente del 2,9 e del 2,6%, con produzioni di 134 e 45 mt.
L'attività di esportazione per questa nuova campagna è guidata dal Brasile con 90,5 mt, in crescita del 10,8% rispetto alla campagna precedente, mentre gli Stati Uniti raggiungono solo un volume di esportazione di 55,8 mt, che rappresenta una diminuzione del 9,3% rispetto all'ultimo raccolto. La Cina resta il principale importatore con 97 mt...
USDA | Redazione di analisi economica di 333 America Latina| https://www.usda.gov/