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La produzione cerealicola dell’UE nel 2024/25 è stimata a 260,9 milioni di tonnellate, circa il 7% in meno rispetto alla media quinquennale e il 3% in meno rispetto all’anno precedente.
La produzione cerealicola dell’UE è la più bassa degli ultimi dieci anni a causa di condizioni climatiche sfavorevoli che hanno influenzato le rese e la qualità dei cereali raccolti, ed in parte ad una riduzione delle superfici coltivate (4% in meno rispetto alla media quinquennale).
Grano tenero e mais sono i più colpiti, mentre è in aumento la produzione di avena, orzo e grano duro. La riduzione della produzione interna potrebbe portare a un calo delle esportazioni di cereali dell’UE. Le esportazioni di cereali dell’UE sono inferiori del 13% alla media quinquennale, mentre le importazioni rimangono del 7,5% superiori alla media quinquennale. La domanda interna di mangimi per animali rimane stabile con un’elevata disponibilità di frumento foraggero per gli allevatori dell’UE.
Si prevede che la produzione europea di semi oleosi nel 2024/25 raggiungerà i 29,7 milioni di tonnellate (-8% su base annua), a causa della riduzione delle superfici coltivate a colza e delle condizioni meteorologiche sfavorevoli che colpiscono i semi di girasole. D'altra parte, la produzione di soia aumenta, riflettendo un aumento delle superfici coltivate (+11% su un anno). La bilancia commerciale dell’UE rimane negativa, mentre le importazioni di farine di semi oleosi sono in calo del -5% su base annua. La produzione di colture proteiche è aumentata del 12,6% in un anno, trainata da piselli e fagioli foraggeri...
Martedì 8 ottobre 2024/ Commissione Europea/ Unione Europea.
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