Cereali: forte domanda e scorte scarse
Con un record di 1.516 milioni di tonnellate, la produzione cerealicola mondiale nel 2021 dovrebbe aumentare di 36 milioni di tonnellate (2,5%) rispetto al 2020, principalmente a causa di una maggior produzione di mais, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in Cina, Unione Europea e Ucraina. Si prevede che anche la produzione globale di sorgo aumenterà nel 2021/22, mentre la produzione di orzo diminuirà, principalmente a causa della ridotta produzione prevista in Australia.
Si prevede che l'uso globale di cereali aumenterà nel 2021/22 dell'1,4%, raggiungendo il massimo storico di 1.526 milioni di t. L'uso industriale è il principale motore di questa crescita, derivato da un maggiore utilizzo pianificato del mais per la produzione di etanolo.
Inoltre si prevede anche un aumento dell'uso del mais e sorgo nei mangimi, specialmente in Cina, aumentando il consumo di cereali nel 2021/22.
Poiché la previsione per l'uso nel 2021/22 supera la proiezione della produzione globale, le scorte di cereali dovrebbero contrarsi alla fine della stagione nel 2022, scendendo dell'1,7% al di sotto dei livelli iniziali. Questo calo è in gran parte attribuito a una probabile ulteriore riduzione delle scorte di mais in Cina. Insieme al previsto aumento dell'uso, il previsto calo delle scorte mondiali di cereali ridurrebbe il rapporto stock/uso globale al livello più basso dal 2012/13.
Si prevede che spedizioni più grandi di mais e sorgo bilanceranno la prevista riduzione del commercio di orzo, mantenendo il commercio mondiale di cereali nel 2021/22 vicino al livello record del 2020/21. Si prevede che la continua forte domanda di importazioni da parte della Cina continuerà a essere un importante motore della prevista crescita del commercio di mais e sorgo, oltre alle aspettative di un aumento degli acquisti di mais da parte dell'Unione Europea, del Messico e della Turchia. In termini di esportazioni, si prevede un aumento delle spedizioni di mais per Argentina e Ucraina e si prevede un aumento delle esportazioni di sorgo dagli Stati Uniti.
Semi oleosi: prospettive di mercato aggiustate
Nel 2020/21, la produzione mondiale di semi oleosi dovrebbe riprendersi dai bassi livelli della stagione precedente, con un rimbalzo nella produzione di soia e colza spinta dalla superficie coltivata che compenserà più che la contrazione indotta dal clima nella produzione globale di semi di girasole. Mentre l'offerta globale di farina / panelli si riprenderà, si prevede che il consumo globale continuerà a crescere, guidato da un aumento del consumo da parte della Cina. Poiché si prevede che il consumo mondiale di farine supererà le forniture mondiali, si prevede che le scorte mondiali di farine/panelli si contrarranno per la seconda stagione consecutiva, probabilmente scendendo al minimo di sette anni e causando un ulteriore calo del rapporto tra scorte e consumo.
Per oli e grassi, la produzione mondiale dovrebbe riprendersi dall'eccezionale contrazione della stagione precedente, sostenuta in gran parte dagli aumenti della produzione di olio di palma e soia. Nel frattempo, si prevede che l'uso globale di oli vegetali aumenterà modestamente, con una crescita inferiore alla media sia negli usi alimentari che non alimentari, legata alla prolungata crisi COVID-19 e ai prezzi record degli oli vegetali. Con la produzione totale di olio/grasso che sta per esaurirsi, si prevede che le scorte globali di olii/grassi scendano al minimo da 11 anni, mentre scenderà notevolmente anche il rapporto stock-to-use.
Per quanto riguarda la prossima stagione 2021/22, le stime provvisorie indicano un leggero miglioramento delle condizioni della domanda e dell'offerta globale. Le previsioni iniziali sui raccolti indicano una probabile espansione significativa della produzione globale di farine oleose e oli vegetali, mentre si prevede che la crescita dell'uso totale dei semi oleosi accelererà. Di conseguenza, potrebbero verificarsi moderati rifornimenti di scorte sia di farine che di oli, anche se i rapporti tra scorte e utilizzo rimarrebbero inferiori ai livelli osservati negli ultimi anni, indicando una persistente tensione tra domanda e offerta. Tuttavia, questa prospettiva rimane soggetta a significative incertezze, in particolare per quanto riguarda le condizioni climatiche nelle principali regioni di coltivazione, l'evoluzione della pandemia di COVID-19 e le campagne di vaccinazione e le misure di politica nazionale che potrebbero influenzare i flussi commerciali globali di semi oleosi e prodotti derivati, nonché l'attuazione di mandati additivi per il biodiesel.
Giovedì 10 giugno 2021/ FAO.
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