Sebbene la Svizzera sia indenne dalla malattia, la situazione dinamica nei Paesi vicini impone di essere pronti ad agire. In caso di focolaio di PSA nei cinghiali, la strategia di lotta prevede tre punti principali: creare una zona di rifugio per evitare che diffondano la malattia, cercare ed eliminare le carcasse per evitare che il virus sopravviva nell’ambiente e, se necessario, ridurre intensivamente la popolazione di cinghiali. Inoltre, i Cantoni possono limitare l’accesso alle foreste nelle zone a rischio e adottare le seguenti misure:
• divieto di gettare i rifiuti alimentari nella natura
• divieto di lasciare i sentieri forestali e obbligo di tenere i cani al guinzaglio
• sospensione della caccia
Le misure tengono conto anche dell’esperienza maturata nei Paesi dell’Unione europea interessati grazie a una stretta collaborazione in materia tra l’USAV e i servizi veterinari di questi Paesi. In qualità di laboratorio nazionale di riferimento, l'Istituto di virologia e immunologia (IVI) è responsabile della diagnosi di questo virus in Svizzera e contribuisce a una serie di progetti di ricerca internazionali volti a sviluppare vaccini sicuri ed efficaci.
Gli sviluppi vengono monitorati con attenzione.
L’USAV segue attentamente gli sviluppi della situazione epizootica internazionale e ne riferisce regolarmente nel suo Bollettino Radar, una pubblicazione mensile che fornisce informazioni sulla situazione epizootica all’estero e sulle minacce che incombono sulla Svizzera.
Giovedì, 18 aprile 2024/Svizzera. https://www.admin.ch/