Dall'inizio della crisi sono state adottate varie misure per arginare l'epidemia di peste suina africana (PSA). Sotto l'egida della Commissione europea, la Vallonia e l'AFSCA hanno concordato una serie di disposizioni volte a prevenire la diffusione del virus, in particolare agli allevamenti di suini.
Per diversi mesi, la circolazione nella foresta è stata vietata nelle zone infette (ZN) e zone di protezione (ZT), aree il cui perimetro si è notevolmente evoluto nel corso delle settimane e la diffusione della malattia. Dal 6 aprile, il divieto di circolazione nella foresta riguardava solo 14 000 ettari più a nord (foreste di Rulles, Neufchâteau e Chiny) e sud (Bois d'Ardenne, Meix-devant-Virton e Grand Legno). Ma, dopo una ulteriore valutazione, altri 7.000 ettari sono stati banditi dal 1° luglio. La causa, la scoperta di un nuovo focolaio del virus presso Rachecourt (Aubange).
Come dispositivo per combattere l'epidemia, 3166 cinghiali sono stati analizzati (o vengono analizzati). 823 casi sono stati positivi. (Dati del 24 giugno 2019).
Lunedì 1° luglio 2019/ Portail de la Wallonie/ Belgio.
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