I certificati verso i paesi terzi sono stati temporaneamente sospesi secondo le disposizioni del Ministero della Salute per quanto riguarda l'export di carne suine e prodotti a base di carne suina.
l 28 agosto scorso, il Direttore Generale Ugo Della Marta ha informato i Servizi Veterinari della sospensione temporanea delle certificazioni sanitarie presso gli stabilimenti che hanno introdotto materia prima
ricadente nelle seguenti casistiche successivamente alla data del 15 luglio 2023:
- carni e/o prodotti derivati da partite di animali dell’allevamento 190PV004;
- carni e/o prodotti derivati da animali provenienti da allevamenti diversi da quello di cui al precedente punto ma entrati in contatto con animali provenienti dall’allevamento 190PV004 presso gli impianti di macellazione nelle medesime giornate di macellazione;
- carni e/o prodotti derivati da animali provenienti da altre strutture, incluse le stalle di sosta, nelle quali gli animali macellati sono entrati in contatto con quelli provenienti dall’allevamento 190PV004.
- carni e/o prodotti entrati in contatto con quelli di cui ai precedenti punti durante qualsiasi movimentazione.
L’eventuale identificazione di partite di prodotto ricadenti nelle suddette casistiche già inviate verso Paesi Terzi deve essere immediatamente segnalata alla DGISAN disponendo, qualora fosse possibile, l’immediato blocco delle procedure di sdoganamento nelle more di una valutazione caso per caso per l’attuazione di successive azioni.
Il Ministero informa che, fatte salve le misure di contenimento della malattia applicate nelle zone infette, è possibile derogare alla sospensione della certificazione sanitaria per export Paesi Terzi nei casi previsti dal Regolamento delegato (UE) 2020/687 e Regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 laddove il certificato concordato dall’Italia con il Paese Terzo non preveda requisiti addizionali e restrittivi in materia di PSA. La nota chiarisce che "in sostanza sono derogabili, fatte salve le richieste di attestazioni sanitarie contenute nei certificati concordati dall’Italia con il Paese terzo, i prodotti sottoposti a processi inattivanti il virus della PSA in accordo con l’allegato VII del Regolamento delegato (UE) 2020/687 per i quali l’autorità competente locale abbia evidenza che i processi produttivi - strutturali e gestionali, garantiscono la totale segregazione delle partite oggetto di certificazione rispetto alle materie prime possibilmente infette introdotte nello stabilimento".
La Direzione Ministeriale informerà le Regioni in merito alle eventuali ulteriori misure da adottare in materia di export verso Paesi Terzi in base ai successivi sviluppi della situazione sanitaria...
Mercoledì, 30 agosto 2023/Italia. https://www.anmvioggi.it/