La Peste Suina Africana arriva anche al senato. Le audizioni sono varie e cercano di risolvere "lo stallo" della situazione in Piemonte. In sostanza si tratta delle limitazioni legislative presenti che ostacolano una veloce risposta ai vari problemi applicativi di quanto si dovrebbe fare per arginare il problema.
Più poteri al Commissario- I punti sui quali intervenire- secondo il senatore La Pietra (FdI) che trae spunto dalle audizioni- riguardano in primo luogo il ruolo del Commissario Straordinario, "per il quale dovrebbero essere previsti maggiori poteri"- afferma. Concorde al riguardo il senatore Bruzzone: il Commissario dovrebbe avere "poteri concreti che gli consentano di ricorrere a procedure semplificate, ad esempio per quanto concerne la realizzazione delle recinzioni da porre in essere anche in deroga al codice della strada".
"Indispensabile" per il senatore Zaffini (FdI) "delineare meglio le competenze del Commissario Straordinario", perchè "un'azione poco efficace di contrasto alla diffusione delle peste suina potrebbe essere economicamente molto dannosa, inoltre il Commissario dovrebbe essere libero da condizionamenti burocratico-amministrativi, per poter agire in maniera celere ed efficace. Si ipotizza anche la creazione di una Task Force sotto la guida del Comando unità forestali dell'Arma dei Carabinieri. Zuliani (Lega) chiede "poteri straordinari al Commissario per quanto concerne la messa in opera delle recinzioni, da realizzare anche in deroga alle norme urbanistiche".
Personale- Altro problema evidenziato nelle audizioni riguarda la disponibilità di personale qualora si rendessero necessarie azioni di eradicazione della malattia attraverso un intervento sulla fauna selvatica nelle zone coinvolte. A tale proposito è emerso che la polizia provinciale non dispone di unità di personale sufficienti ad adempiere a tale compito, mentre le associazioni venatorie hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare ma pur sempre a livello volontaristico. La ricerca delle carcasse di cinghiali all'interno della zona rossa - si è appreso dalle audizioni- è stata effettuata principalmente da volontari, cacciatori in primis, e che a loro si devono diversi dati attualmente disponibili riguardo alla diffusione della malattia.
Le audizioni sono pubbliche e possono essere consultate.
Venerdì, 11 marzo 2022/Italia/http://www.anmvioggi.it