Sono 435 gli allevatori che hanno fatto richiesta di regolarizzazione nella campagna per l’eradicazione della peste suina africana, attivata in Sardegna dallo scorso anno. Di questi 261 si trovano nel Nuorese e in Ogliastra. I suini abbattuti dal 30 novembre 2015 per mancata registrazione in anagrafe sono 450, 12.734 i cinghiali prelevati durante il periodo di caccia consentito, con 245 i capi risultati positivi e solo 13 quelli malati.
Il punto della situazione è stato fatto il 13 luglio con la presenza del professore Jose Manuel Sanchez Vizcaino, il presidente della regione Francesco Pigliaru, Alessandro De Martini (responsabile Unità di Progetto) oltre ad altri.
Si continua con le attività di abbattimento nononstante le difficoltà in certe aree dove l'Unità di Progetto trova difficoltà anche da parte delle amministrazioni locali. Si continua a ribadire che la detenzione dei suini all'aperto deve essere costituita da un unico appezzamento, di superficie non superiore a 10 ettari nelle zone infette e non superiore a 40 ettari nelle zone bianche. La separazione esistente tra queste strutture e l’esterno, realizzata grazie a recinti o altri manufatti alti almeno un metro e 50 centimetri, non deve essere accessibile da parte di altri suini o cinghiali selvatici presenti al di fuori dell’allevamento. Tali recinzioni possono essere realizzate con muretti a secco o con doppie delimitazioni in rete metallica. Si ribadisce, inoltre, che il carico di animali sostenibile per ettaro non deve superare i 15 quintali.
Le autorità si ritengono soddisfatte dai risultati finora raggiunti.
Mercoledì 13 luglio 2016/Italia,http://www.sardiniapost.it/