I 6 anni, dal 2012 al 2017, il numero di focolai di peste suina africana si è ridotto del 75% nei suini domestici (addirittura del 90% da agosto 2017 a marzo 2018) e di circa il 64% nei cinghiali. La situazione nel selvatico migliora in continuazione, come indicato dal trend di sieroprevalenza (l'indicatore della avvenuta circolazione virale tra i cinghiali nel periodo precedente la stagione di caccia) nell'attuale zona infetta che corrisponde a circa 10mila chilometri quadrati sul totale di 24mila dell'intera Isola: a partire dalla stagione venatoria 2012-13 fino alla stagione 2017-18, l'indicatore si è abbassato dal 10,44% all'attuale 3,80%.
Quanto ai suini allo stato brado, rispetto a una popolazione stimata a inizio 2017 di circa 3-5mila capi tra Nuorese e Ogliastra, negli ultimi quattro mesi ne sono stati abbattuti circa 1700 tra Arzana, Baunei, Desulo, Nuoro, Orgosolo, Talana, Urzulei e Villagrande Strisaili.
Tutti i dati saranno esposti al 4° Global African Swine Fever Research Alliance Meeting, evento internazionale che si sta svolgendo proprio in Italia a Cagliari, con esponenti di tutto il mondo.
Lunedì, 9 aprile 2018/Italia.http://www.ansa.it/