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PSA: simulazione anche in Italia di un focolaio, misure adottate

Trattato un caso di cinghiale morto: lo step successivo è la convocazione di un Gruppo Operativo degli esperti...

13 Settembre 2021
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Una circolare informativa del Ministero della Salute ai Servizi Veterinari e al comparto suinicolo ha avviato la simulazione di una emergenza.

Le simulazioni di emergenze, con il coinvolgimento di tutti i livelli operativi, rientrano nelle azioni di preparedness delle Autorità Sanitarie Veterinarie. Una circolare della Dgsaf ha dato il via il 7 settembre 2021 ad una simulazione riguardante la peste suina africana, un esercizio di preparedness e di addestramento ad una eventuale emergenza reale.

Il caso simulato- L'esercitazione parte da una comunicazione ipotetica del Centro di Referenza nazionale dell’IZSUM al Ministero della Salute, che confermi la PSA in una carcassa di cinghiale rinvenuta in una zona boschiva nelle zone pedecollinari di una località del territorio emiliano. I passaggi successivi sono quelli dettati dal Piano Emergenza Nazionale.

Simulazione delle azioni conseguenti- La prima azione è la notifica immediata alle competenti autorità comunitarie ed internazionali contestuale all'attivazione della unità di Crisi Centrale (UCC). Trattandosi di caso nel selvatico, lo step successivo è la convocazione di un gruppo operativo degli esperti: delimitata l’area infetta, si tratta poi di definire le misure straordinarie da attuare per limitare la diffusione della malattia.

Ulteriori step- Nel frattempo, la simulazione prevede l'attivazione della Unità di Crisi Regionale (UCR), per l’organizzazione della ricerca di ulteriori carcasse, dei controlli negli allevamenti di suini nell’area infetta, per fornire indicazioni operative ad allevatori, trasportatori, cacciatori, cittadini comuni, etc e per la gestione dell’attività venatoria. Inoltre, un nucleo di coordinamento regionale si occupa di organizzare le attività da porre in essere per la gestione del caso.

Compete infine al Ministero della Salute aggiornare sulla situazione epidemiologica e sulla delimitazione della zona infetta. In una circostanza come quella simulata, la Direzione Generale della Sanità Animale raccomanderebbe il rafforzamento della vigilanza relativamente al settore del selvatico ed alle misure di biosicurezza nel settore domestico.

Mercoledì, 8 settembre 2021/Italia.https://www.anmvioggi.it/

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