Nel mese di luglio, gli allevatori italiani di suini tornano ad avere una redditività positiva (+5,2% rispetto al dato precedente), grazie all’aumento di prezzo subito dai suini da macello e al calo delle quotazioni delle materie prime utilizzate per la loro alimentazione. Il livello raggiunto resta comunque inferiore a quanto visto lo scorso anno.
L’aumento di prezzo degli animali da macello ha però sfavorito la componente macellatori, che ha visto contrarsi del -1,9% la propria redditività rispetto a giugno; la situazione resta comunque migliore rispetto a 12 mesi prima.
Continua il periodo negativo per gli stagionatori di prosciutti DOP, la cui redditività scende ad un livello che non si riscontrava dal 2014. In particolare, in luglio essa ha registrato un calo congiunturale del -5,2% per i prosciutti DOP leggeri e del -4,4% per quelli pesanti; al contrario, rimane positiva la reddittività degli stagionatori di prosciutti destinati a produzioni non tipiche (+1,3% leggeri e +1,4% pesanti).
Anche in luglio è stato più conveniente produrre prosciutti leggeri destinati al circuito non tutelato, mentre se ci si sposta sui prodotti di peso superiore, la redditività è risultata maggiore per le produzioni tipiche.
Per quanto riguarda la situazione prezzi, in luglio vi è stato un ulteriore aumento dei prezzi degli animali da macello, mentre sono nuovamente diminuiti quelli da allevamento.
Crescono i prezzi dei principali tagli di carne suina fresca, mentre sono a livelli molto bassi le quotazioni dei prosciutti stagionati.
Nel primo quadrimestre del 2018 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo e pari a -208,0 milioni di euro, in miglioramento di 1,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Venerdì, 3 agosto 2018/Italia/Crefis.http://www.crefis.it