In Europa, le vendite di antibiotici veterinari sono diminuite del 13%, sono i dati pubblicati dall'EMA, che ha pubblicato il settimo rapporto ESVAC sulle vendite di questi medicinali in 30 Paesi europei. Tra il 2011 e il 2015, tendenza decrescente. Per la prima volta calo anche per la Grecia.
Il settimo rapporto di ESVAC (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption) presenta i dati di vendita dettagliati riguardanti il 2015 e le variazioni annuali del consumo di questi medicinali dal 2010. Ben 30 Paesi membri dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo più la Svizzera hanno concorso alla stesura del Rapporto.
Tra il 2011 e il 2015 le vendite degli antibiotici per il trattamento degli animali sono diminuite del 13,4%. Questo risultato copre 25 dei 30 Paesi partecipanti che hanno fornito i dati dal 2011. Il rapporto mostra comunque una situazione varia in tutta Europa, ma un calo delle vendite di almeno il 5% è stato osservato in 15 di questi Paesi. Tuttavia, 8 hanno registrato un aumento delle vendite di oltre il 5%.
Italia- L'Italia partecipa alla stesura del Rapporto ESVAC dal 2010. Nel quinquennio esaminato da ESVAC, in Italia, "si è osservata una riduzione nel consumo di antibiotici e una riduzione nelle vendite (mg/PCU) del 24% durante il periodo 2010-2015". La riduzione viene messa in relazione principalmente al calo dei dati di vendita delle tetracicline e delle penicilline, rispettivamente il 29% e il 27% del totale delle vendite nel 2015.
Correzioni di alcuni dati nazionali del 2014- Sono state apportate "modifiche minime" ai dati delle vendite del 2014 per quattro paesi, fra cui l'Italia, che "ha individuato un errore per una premiscela, per la quale sono state segnalate tonnellate anziché il numero di confezioni". Correzioni al ribasso anche per Irlanda, Croazia e Romania. "Le modifiche in tonnellate e quindi mg/PCU in questi Paesi-si legge nel Rapporto- erano inferiori ai dati pubblicati da ESVAC".
Ottobre 2017/ Seventh ESVAC report-EMA/ UE.
http://www.ema.europa.eu