La rete Food Fraud Network della Ue ha pubblicato il report dell'attività per il 2014.La rete, creata nel 2013 in seguito allo scandalo della carne equina è composto dai 28 organi di collegamento nazionali designati dai paesi membri (più Islanda, Norvegia e Svizzera) con la finalità di garantire l'assistenza transfrontaliera e la cooperazione fra Stati sulle questioni che riguardano pratiche potenzialmente ingannevoli e fraudolente nel settore dei mangimi e degli alimenti.
Nel corso dell'anno il coordinamento ha riguardato 60 casi. Il 25% delle presunte violazioni ha riguardato la non confomità dell'etichettatura (ad esempio sulla scadenza o sulla presenza di ingredienti), il 22% ha riguardato la falsificazione o sostituzione di certificazioni e documentazioni, il 17% la sostituzione di una specie di valore superiore con una specie di valore inferiore; il 10% la presenza di sostanze proibite; l'8% trattamenti o processi vietati; il 7% prodotti proibiti o non adatti al consumo umano; il 5% la contraffazione, il 3% l'adulterazione; l'1% l'assenza del numero di registrazione ufficiale; il 2% altro.
I prodotti a base di carne sono stati i prodotti alimentari per i quali c'è stato un maggiore scambio di informazioni nell'ambito del network, seguiti dai prodotti ittici e dal miele.
Maggio 2015/UE.http://ec.europa.eu/