A febbraio, la redditività degli allevatori italiani è continuata a peggiorare (-2,8% la variazione congiunturale), toccando il livello più basso da febbraio del 2016. L’indice si è inoltre confermato al di sotto anche di quello dello stesso mese del 2018: - 17,0%. In aumento, invece, la redditività dei macellatori con una variazione congiunturale del +2,0%. Il dato si mantiene al di sopra anche a quello dello scorso anno (+7,4%).
Nell’ultimo mese la redditività dei produttori di prosciutti è diminuita sia in termini congiunturali (rispetto al mese precedente) che tendenziali; tale calo ha interessato sia le produzioni destinate al circuito delle DOP che quelle non tipiche. Come già verificatosi in gennaio, anche nell’ultimo mese le produzioni DOP pesanti sono rimaste più redditizie rispetto alle non tipiche.
Situazione opposta, invece, per i prosciutti leggeri. Per quanto riguarda i prezzi, in febbraio vi è stato un ulteriore calo delle quotazioni degli animali da macello, mentre sono continuati a crescere quelli dei suini da allevamento. Andamento al ribasso anche per i principali tagli di carne suina fresca ad eccezione del lardo. Continua il periodo negativo dei prosciutti di Parma stagionati che hanno toccato valori che non si riscontravano dal 2015/2016.
Nel periodo gennaio – novembre 2018 il commercio estero dell’Italia di suini, carni suine, grassi di maiale e salumi ha complessivamente realizzato un saldo finale negativo pari a - 393,1 milioni di euro, dato, però, in miglioramento di 165,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è stato determinato da un calo dei valori esportati a cui si è accompagnata una flessione decisamente superiore delle importazioni nazionali del comparto...
Giovedi´7 marzo 2019/Italia. http://www.crefis.it