I casi di peste suina africana in Russia non si fermano. Dal primo focolaio nel settembre 2009, ad oggi, sono 159 i casi confermati nel paese.
Secondo le autorità russe, tra le principali cause di diffusione del virus della PSA vi è la trasmissione tra cinghiali nelle vaste aree del sud e del nord del Caucaso.Altre cause sono la mancanza di controlli sui residui d'alimentazione e la pratica radicata di utilizzo di questi per l'alimentazione suina, inefficienze dei sistemi di biosicurezza degli allevamenti suinicoli e la movimentazione di carne e derivati al di fuori delle zone infette e zone di sorveglianza.
La Commissione Interistituzionale (Ministero della Agricoltura, Ministero della Difesa, Ministero degli Interni, FSB, FSO e FSIN) chiede intensificazione del piano d'azione stabilito il 22 febbraio 2011 per il controllo della diffusione della peste suina africana,, attraverso diagnosi precoce dei casi, rafforzamento della biosicurezza negli allevamenti con il coinvolgimento dell'industria suinicola e allevatori, divieto di somministrazione di resti alimentari senza previo trattamento termico, tra le altre misure.
Giovedì, 17 novembre 2011/ PigInfo/ Rusia. http://www.piginfo.ru