Il governo russo ha deciso di tassare l'export di cereali per frenare l'aumento dei prezzi nel mercato interno. Di fronte al forte deprezzamento del rublo l'inflazione è vicina a due cifre. Nonostante il record dei raccolti, questo viene fatto per garantire i fabbisogni interni che sono stati compromessi anche dalle sanzioni americane ed europee. Dei 104 milioni di granaglie prodotte, le stime erano di 28 milioni destinate all'export: ad oggi sono già stati esportati 21 milioni.
Lunedì, 22 dicembre 2014/Russia. http://www.interfax.com