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Alla fine del 2012 la produzione suinicola in Russia è aumentata del 14,2% in termini quantitativi ed in misura maggiore del 25% in termini di valore. Questa differenza tra quantità e prezzo è legata, innanzitutto all’aumento dei prezzi medi da parte dei produttori rispetto al 2011. L’adesione della Russia all’OMC, le cui condizioni hanno determinato una notevole riduzione dell’imposta d’importazione per i suini a fine agosto 2012, ed il conseguente rafforzamento della concorrenza da parte degli importatori di carni più economiche, hanno obbligato i produttori nazionali a ridurre i prezzi di vendita del loro prodotto. Pertanto, già nel quarto trimestre del 2012 si è verificato un calo dei prezzi sulla carne suina del 5% rispetto al terzo trimestre dello stesso anno. Tuttavia gli analisti affermano che a causa della forte domanda di carne suina in Russia, il calo dei prezzi al consumo non ha avuto luogo.
Osservando l’andamento del trimestre si vede che la produzione dei suini ha un carattere stagionale. Il volume massimo di produzione è stato registrato nel quarto trimestre, mentre quello minimo nel primo trimestre.
Mercoledì, 20 novembre 2013/Italia.http://www.ice.it
