A breve ci sarà la visita degli ispettori di Bruxelles per la verifica della situazione della PSA in Sardegna. Il piano di eradicazione ancora in essere e supportato dall'Unità di Progetto ha portato a miglioramenti evidenti. Dal 1978 ad oggi i capi presenti in Sardegna sono passati da oltre 300 mila ad appena 187 mila: un tracollo produttivo importante.
Nel periodo 2012-2014 si erano verificati 223 focolai, con una media di oltre 74 per anno e circa 6 al mese; nel triennio successivo, 2015-2017, erano stati invece 56 (un calo del 75%) con una media di 19 per anno e di circa 1,5 al mese.
Nel 2018 i focolai nei suini domestici sono stati solo 5, contro i 109 del 2013, e nessuno nel 2019. Riduzione suini illegali. A fronte di una popolazione suinicola illegale, stimata nel 2015 in circa 5 mila capi bradi, si è passati, grazie all’attività di depopolamento promossa dall’Unità di Progetto regionale per l’eradicazione della Psa, a poco più di mille animali stimati oggi.
A settembre è attesa la visita del Commissario Europeo per la salute e la sicurezza alimentare e si aspetta una definitiva liberalizzazione dell'intero territorio regionale, fatto che dipende ancora della conclusione dei lavori di lotta alla PSA.
L’ultimo focolaio registrato in un allevamento sardo risale al settembre 2018, mentre sono appena 5 quelli segnalati negli ultimi 22 mesi.
Mercoledì, 19 giugno 2019/Italia. https://www.vistanet.it/