Un nuovo focolaio di peste suina africana è stato rilevato in agro di Nulvi dai veterinari della Asl di Sassari. La presenza del virus è stata confermata il 2 gennaio 2014 dai tecnici dell’IZS di Sassari. L'intervento dell’unità mobile di abbattimento e disinfezione del Servizio veterinario della ASL è stato immediato.
Sono stati abbattuti e distrutti 10 suini. Nella Zona di Protezione (3 km) sono presenti 44 aziende, mentre nella Zona di Sorveglianza (10 km) sono 269. Tutti gli allevatori interessati sono stati allertati via SMS. Questa mattina a Sassari presso la sede di Rizzeddu si è riunita l’Unità di Crisi Locale per la peste suina africana presieduta dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Francesco Sgarangella per esaminare la nuova situazione epidemiologica.
Il Dipartimento di Prevenzione sta svolgendo una approfondita indagine epidemiologica che potrebbe prevedere, oltre al mancato indennizzo, anche sanzioni amministrative e di tipo penale nel caso emergessero elementi di colpa grave e/o dolosi. Il Servizio Veterinario ha registrato sino ad oggi 17 cinghiali positivi al virus, e quindi distrutti, su un totale di 45 controllati nel solo comune di Nulvi. Alla luce della delicata situazione epidemiologica e dell'alto rischio di contagio per altri allevamenti suini l’Unità di Crisi ha deciso di revocare le 32 autorizzazioni per la caccia in deroga già rilasciate in quell’area dal Servizio Veterinario sentito il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale all'inizio della campagna venatoria.
Giovedì, 2 gennaio 2014/Italia.http://www.buongiornoalghero.it