Un gruppo di ricercatori della società biotecnologica eGenesis di Cambridge, Massachusetts e della Yunnan Agricultural University a Kunming, in Cina, è riuscito a produrre suini che non sono portatori di retrovirus suini. L'eliminazione dei geni retrovirali è stata ottenuta usando la tecnica di correzione genetica CRISPR-Cas9. La ricerca pubblicata su "Science" è un passo significativo verso l'uso di xenotrapianti per la terapia di malattie umane.
George Church, Dong Niu e colleghi hanno prelevato dei fibroblasti (cellule del tessuto connettivo) di maiale, mettendone alcuni in coltura con cellule umane, in modo da rilevare il passaggio di PERV dalle cellule di suino a quelle della nostra specie. Hanno quindi mappato e caratterizzato i PERV presenti nei fibroblasti di maiale, identificandone 25 in totale, e sono poi intervenuti con CRISPR-Cas9 su quelle cellule per disattivare tutti e 25 i siti genomici.
La popolazione cellulare così ottenuta conteneva però un numero molto elevato di cellule con modificazioni indesiderate che ne impedivano una coltura efficiente. La ripetizione della procedura con l'aggiunta in coltura di fattori che facilitano la riparazione del DNA dopo l'intervento di CRISPR-Cas9 ha permesso di ottenere cellule vitali con il 100% dei PERV disattivati.
I ricercatori hanno quindi creato degli embrioni suini tramite la tecnica del trasferimento nucleare, per poi impiantarli in scrofe surrogate.
Il tasso di gravidanze giunte a termine è stato piuttosto basso, ma tutti i suinetti nati sono risultati al 100% indenni da PERV.
Giovedì, 10 agosto 2017/USA.http://science.sciencemag.org/